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Una serie di trasmissioni e servizi sulla Resistenza messa a disposizione da

CATTOLICI E RESISTENZA

Noi, ribelli per amore

Documentario di Caterina Dall’Olio e Andrea Postiglione sui partigiani cattolici nella Resistenza.
Le ragioni di una scelta dettata dalla fede, la fuga sui monti, le battaglie tra i boschi, la Liberazione, l’oblio dettato dalle divisione politiche. Un gruppo di anziani partigiani cattolici racconta i lunghi mesi di guerra alle armate nazifasciste e torna a rivendicare il valore di un impegno troppo a lungo dimenticato.

Resistenza cattolica

“Siamo noi” – Puntata del 24 aprile 2015
Alla Resistenza dei cattolici italiani è dedicata questa puntata di Siamo noi, andata in onda il 24 aprile 2015, alla vigilia del 70esimo anniversario della Liberazione.

Giovanni Bianchi, presidente dell’ANPC

“Siamo noi” 24 aprile 2015
Intervista a Giovanni Bianchi, presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

I sacerdoti romani della resistenza

“Siamo noi” – Puntata del 24 aprile 2015
Don Pappagallo, don Morosini non erano davvero soli in quella loro battaglia all’occupazione nazifascista. Esisteva in quegli anni nella Capitale una rete di sostegno e di aiuto alla Resistenza, che coinvolgeva decine di strutture ecclesiali e che vedeva impegnati nel segreto e nel silenzio, sacerdoti, religiose, laici cattolici. Caterina Dall’Olio, con l’aiuto dello storico Riccardo Vommero, ci conduce in alcuni di quei luoghi rimasti a lungo segreti.

Le ragioni e il coraggio della resistenza cattolica

“Siamo noi reportage” – 7 settembre 2015

25 aprile 1945 – 25 aprile 2016. 71 anni di Liberazione

“Siamo Noi” – 25 aprile 2016
Un programma interamente dedicato al contributo dei partigiani cattolici alla Resistenza, nel giorno del 71 esimo anniversario della Liberazione. Con Massimo Bernardini, giornalista e conduttore televisivo, Giovanni Bianchi presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, Pierluigi Amen, storico e Agostino Giovagnoli, studioso di storia contemporanea. All’interno della trasmissione, andrà in onda il documentario prodotto da TV2000 “Noi, ribelli per amore” realizzato da Andrea Postiglione e Caterina Dall’Olio.

I PROTAGONISTI

Teresio Olivelli, ribelle per amore alla disumana potenza nazista, venerabile della Chiesa

di Antonello Carvigiani – Tg2000 15 dicembre 2015
Annuncio del decreto della congregazione delle cause dei santi approvato da Papa Francesco, che riconosce il riconoscimento di cinque miracoli. Sono dodici i nuovi venerabili della chiesa tra cui Teresio Olivelli , l’esponente della resistenza cattolica che scrisse la preghiera dei «ribelli per amore».

Teresio Olivelli, giovane di Azione Cattolica, è Venerabile

di Paolo Rizzi
Presentazione del decreto sulla eroicità delle virtù di Teresio Olivelli di mons. Paolo Rizzi, postulatore della causa di questo fedele laico della diocesi di Vigevano, socio di AC, della FUCI e della San Vincenzo, morto in un lager dove ha immolato la sua giovane vita per amore di Cristo e dei fratelli.

La Resistenza del partigiano Bisagno

di Vincenzo Grienti – Tg2000 25 maggio 2015
Una storia poco conosciuta, quella di Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno”. Considerato da molti “il primo partigiano d’Italia” su di lui il regista Marco Gandolfo ha girato un film. Dopo l’8 settembre 1943 è tra i primi a salire in montagna, forma un nucleo partigiano a Cichero e nel giro di pochi mesi diventa il comandante più amato della resistenza in Liguria. Bisagno interpreta il ruolo non come potere, ma come servizio; è il primo ad esporsi ai pericoli e l’ultimo a mangiare, riserva a se stesso i turni di guardia più pesanti. Si conquista così l’amore e la stima degli uomini e delle popolazioni contadine, senza il cui sostegno la lotta partigiana sarebbe stata impossibile.

La storia di un eroe della resistenza: Bisagno

di Vincenzo Grienti – Tg2000 25 aprile 2016

La libertà di essere felici – Beatificazione di Odoardo Focherini

Documentario realizzato da Tv2000
Nato a Carpi nel 1907, figura di rilievo nell’ambito dell’associazionismo cattolico, dal 1942 entrò nella Delegazione per l’Assistenza degli Emigranti Ebrei: rete che fornendo documenti falsi, soldi e collegamenti in Svizzera, soccorse oltre un centinaio di ebrei aiutandoli a espatriare. Scoperto e arrestato l’11 marzo 1944, morì nel lager di Hersbruck il 24 dicembre 1944, a 37 anni. Per saperne di più: www.odoardofocherini.it

In ricordo di Odoardo Focherini

“Siamo noi” 24 aprile 2015
Franco Varini, partigiano della quinta brigata Otello Bonvicini, ricorda Odoardo Focherini.

Il partigiano di Dio

di Vincenzo Grienti – Tg2000 20 aprile 2015
La figura di don Gioacchino Rey si aggiunge ad altri due “preti della resistenza” romana come don Pappagallo e don Morosini. Durante l’occupazione tedesca di Roma, don Gioacchino Rey, fu accanto a quanti avevano bisogno, ai poveri e ai maltrattati. Intrecciò rapporti con tutte le organizzazioni della resistenza che gravitavano nel quartiere Quadraro, fornendo aiuti e protezioni alle persone ricercate dal regime nazista come i renitenti alla leva, gli alleati in fuga, gli ebrei.

Don Rey, il prete di Roma che si oppose ai nazifascisti

“Siamo Noi” – 25 aprile 2016
Pierluigi Amen traccia la figura di un sacerdote, don Gioacchino Rey, che si prodigò nei giorni del rastrellamento nel quartiere del Quadraro a Roma. Fu accanto a quanti avevano bisogno, ai poveri e ai maltrattati. Intrecciò rapporti con tutte le organizzazioni della resistenza, fornendo aiuti e protezioni alle persone ricercate dai nazisti, ai renitenti alla leva, agli ebrei.

La storia di Rolando Rivi, seminarista ucciso nel 1945 da partigiani comunisti

Intervista ai cugini di Rolando Rivi, il seminarista cattolico picchiato a morte nel ’45 all’età di 14 anni dai partigiani comunisti. Il 5 ottobre 2013 Rivi è stato dichiarato beato
Per saperne di più: http://www.rolandorivi.eu/

25 aprile 1945: l’altra resistenza

di Vincenzo Grienti
Una storia di eroi del quotidiano che a rischio della vita durante la guerra di liberazione fecero nascere una rete di informazioni dietro le linee tedesche per appoggiare i partigiani e gli Alleati. Le vicende di uno di questi protagonisti: Peter Tompkins agente dell’Oss americano (la futura Cia) in Italia.

Teresa, io staffetta partigiana

“Bel tempo di spera” – 25 aprile 2016
Intervista di Lucia Ascione e Fabio Bolzetta a Teresa Vergalli, staffetta partigiana. Aveva 16 anni quando iniziò la sua attività di aiuto alla Resistenza contro il nazifascismo. “Mi sento in dovere di fare memoria per le nuove generazioni. Occorre svegliare gli studiosi e gli storici in quanto dalla memoria bisogna passare alla storia. Occorre educare i giovani e i ragazzi a riflettere sulla storia”.

Teresa Vergalli, staffetta partigiana a 17 anni

La testimonianza di Teresa Vergalli

Cesare Trebeschi, partigiano

“Siamo noi” 24 aprile 2015
Intervista a Cesare Trebeschi, partigiano inquadrato nelle “Fiamme Verdi” di Brescia.

Dopo 67 anni ritrova la famiglia del soldato tedesco che lo fece nascere durante la guerra

“Nel cuore dei giorni” del 11 aprile 2013
Francesco Zambonini, ospite di Fabio Bolzetta, nasce nel 1944 a Case Balocchi (provincia di Reggio Emilia) in quel periodo occupata dai soldati tedeschi. La madre Gelsomina è molto malata e non riesce a partorire. A rischio della propria vita decide così di chiedere aiuto a un ufficiale sanitario della Luftwaffe, Gottfried Lubeck. In quei giorni è in atto un rastrellamento su larga scala con l’obiettivo di stanare partigiani. L’ufficiale sanitario tedesco contravvenendo agli ordini decide di aiutare la donna a partorire. Ma l’aiuto di Gottfried non si limita a questo: di suo pugno scrive una lettera nella quale chiede di “risparmiare” il giovane Francesco insieme alla madre e al padre. Grazie all’aiuto di un brillante giornalista, Matteo Incerti, Francesco Zambonini riuscirà a rintracciare dopo 67 anni i familiari di quell’ufficiale che lo fece nascere.

INTERNATI MILITARI ITALIANI

Paolo Desana e i 360 Colonia

Una Resistenza senza armi. Un rifiuto a combattere a fianco dei nazisti e della Repubblica di Salò. I cosiddetti “360 di Colonia”, internati militari italiani comandati da Paolo Desana, obbligati al lavoro ancor prima dell’accordo sulla loro “civilizzazione” siglato tra Hitler e Mussolini il 20 luglio 1944, contestarono tale provvedimento, che imponeva il lavoro anche agli ufficiali. Si rifiutarono di lavorare, tanto che per loro fu emanata un’ordinanza di trasferimento dai lager militari a quelli di lavoro coatto. Il loro “no” ai nazisti di fatto li rese liberi” giungendo così da militari alla liberazione da parte degli Alleati nel 1945.

Giovannino Guareschi internato militare in Polonia e in Germania dopo l’8 settembre 1943

di Vincenzo Grienti – Tg2000 5 agosto 2016
Giovannino Guareschi prigioniero dei nazisti e internato in Polonia e in Germania. Una sorte che toccò ad oltre 600mila soldati italiani che dopo l’8 settembre del 1943 ebbero il coraggio di dire “no” al nazi-fascismo. Per questo furono deportati nei campi di prigionia, nei lager e spesso morirono di malattia o per fucilazione.